Nello Human Design non esiste la distinzione fra "giusto" e "sbagliato", bensì quella fra "corretto" e "non corretto".
A prima vista, il termine "giusto" potrebbe sembrare un sinonimo del termine "corretto", ma non lo è, o perlomeno non nel linguaggio dello Human Design.
Il punto è che la distinzione fra "giusto" e "sbagliato" esiste nella misura in cui lasci che sia il tuo senso morale a guidare le tue azioni. Eppure, ciò che è moralmente sbagliato per una persona potrebbe, invece, risultare corretto per un'altra, e viceversa.
E quando si parla di correttezza nello Human Design, ci si riferisce a quanto ciò che fai od esprimi verbalmente è in risonanza con la traiettoria che hai scelto di percorrere in questa vita, per realizzare lo scopo per il quale ti sei incarnato.
Secondo lo Human Design, infatti, sei un "oggetto in movimento", che tu ne sia cosciente o meno, nel senso che lì dove sei oggi, ieri non c'eri, e nemmeno vi sarai domani. E per questo, ogni tuo passo è decisivo per allinearti alla tua traiettoria di vita.
Ciononostante, non c'è nulla che tu possa fare al riguardo, poiché l'allineamento alla tua traiettoria non è un obiettivo da perseguire bensì un'esperienza da osservare, lasciando che avvenga nei suoi tempi e modi.