Vanità, orgoglio e merito

"Sono il migliore in questo campo, non ci sono dubbi. Sono davvero fiero di ciò che sono diventato. Se ho vinto, è stato solo per merito mio."

Frasi come quelle sopra, che si riferiscono a caratteristiche quali la vanità, l'orgoglio ed il merito, denotano un marcato senso dell'ego, e non necessariamente in senso negativo. Anzi, l'ego ha che fare con la costruzione della propria identità e dei propri punti di riferimento, pertanto gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo della propria personalità.

Ma, un conto è l'osservare te stesso essere il migliore nel tuo campo, essere fiero di ciò che sei diventato o essere meritevole dei risultati conseguiti, per via di come hai fatto esperienza di te stesso in un dato momento, ed un altro è l'essere convinto di essere il migliore od il sentirti fiero e meritevole perché è così che vedi te stesso e perché questo è ciò che pensi di te stesso. 

Voglio dire che una trappola in cui dovresti cercare di non cadere è quella dell'identificazione con ciò di cui ti ritrovi a fare esperienza. Poiché l'identificazione automaticamente comporta un'interferenza con la direzione che la vita ha scelto per te.

In secondo luogo, considera che, se in una determinata situazione ti sei ritrovato ad essere il migliore, o ti sei sentito fiero o meritevole per qualcosa, è perché in quel momento ciò che è accaduto è ciò che doveva accadere. Ovvero si è trattato della cosa giusta al momento giusto. Perché quella stessa cosa in un altro momento, o non sarebbe potuta succedere, oppure non avrebbe avuto lo stesso esito.